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Dati sensibili, referti, documentazione legale e contabile sono oggi archiviati e gestiti digitalmente. 

Ma questa evoluzione porta con sé nuove responsabilità e nuovi rischi. 

Il Rapporto Clusit 2024, uno dei principali riferimenti sulla sicurezza informatica in Italia, fotografa uno scenario preoccupante: attacchi più frequenti, sofisticati e devastanti, soprattutto nei settori ad alta intensità di dati riservati, come le professioni regolamentate e la sanità.Il Quadro Attuale: Crescono gli Attacchi su Sanità e ProfessionistiSecondo i dati Clusit, il settore sanitario ha subito un incremento del 21% di attacchi gravi rispetto all’anno precedente, mentre il comparto dei servizi professionali (legali, fiscali, engineering e consulenziali) si conferma tra i bersagli preferiti del cybercrime.Le motivazioni sono chiare:Le strutture sanitarie gestiscono dati clinici e personali ad alto valore;Gli studi professionali conservano documenti legali, fiscali e progettuali spesso irrecuperabili;

Entrambi i settori hanno spesso una bassa maturità digitale sul fronte della sicurezza, e ciò li rende vulnerabili.Le minacce vanno dai ransomware (che criptano i dati chiedendo riscatti) agli attacchi phishing mirati, fino alle violazioni di database con furto di identità e dati sensibili.

Le Polizze Non Bastano.

   Molti studi e strutture sanitarie    si affidano oggi a coperture assicurative cyber, utili per rimborsare i danni causati da un attacco. Tuttavia, queste polizze agiscono solo a posteriori e spesso richiedono il rispetto di rigidi standard di sicurezza preventiva. Senza un’adeguata protezione attiva, l’assicurazione potrebbe non coprire completamente i danni, lasciando il professionista esposto a:Interruzione delle attività;Perdita di dati e reputazione;Responsabilità verso clienti o pazienti.L’Assistenza è la Vera Difesa: Concreta, Continua e PersonalizzataPer i professionisti e gli operatori sanitari, il vero punto di svolta è la presenza di un servizio di assistenza informatica continuo. Questo servizio, se ben strutturato, non si limita a “riparare” i problemi, ma li previene, agendo come un presidio attivo di sicurezza.Cosa può includere un’assistenza di valore?

Controlli regolari su vulnerabilità e aggiornamenti dei sistemi;

Backup automatici e verificati dei dati sensibili;Assistenza immediata in caso di attacco, con ripristino dei sistemi;Supporto alla compliance con il GDPR e altre normative;Formazione specifica per evitare errori umani, ancora oggi la prima causa di incidenti informatici.In particolare, nel settore sanitario, dove ogni minuto di fermo può impattare sulla salute dei pazienti, la tempestività di intervento è fondamentale.Un Valore Aggiunto che Aumenta le GaranzieAffidarsi a un servizio di assistenza professionale significa non solo proteggere i dati, ma anche aumentare la solidità delle garanzie offerte da assicurazioni e sistemi informatici. In molti casi, inoltre, un supporto esperto può aiutare a dimostrare diligenza in caso di contenziosi o ispezioni, riducendo rischi legali e reputazionali.ConclusioneIl Rapporto Clusit ci dice chiaramente che i professionisti e il settore sanitario non possono più considerarsi “troppo piccoli” per essere presi di mira. Al contrario, sono tra i più esposti. In questo contesto, l’assistenza continua non è un optional, ma un investimento fondamentale. 

Protegge l’attività, tutela i dati, garantisce continuità e, soprattutto, aumenta il valore delle soluzioni e delle coperture già adottate.

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