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Un nuovo lessico per l’edilizia.

Il 23 luglio 2025 segna una svolta storica per il settore delle costruzioni.

Con la pubblicazione della UNI/PdR 178:2025 – “Codice di condotta ESG per i cantieri”, il cantiere edile smette di essere soltanto un luogo di produzione materiale e si trasforma in un laboratorio di sostenibilità.

Questa prassi non detta soltanto obblighi, ma orienta comportamenti, introduce impegni volontari, chiede trasparenza. È il segnale di una metamorfosi: il cantiere diventa spazio di etica, innovazione e responsabilità sociale.

Environmental – Cantiere che rispetta la Terra

  1. Utilizzo di materiali riciclati, rinnovabili e a basso impatto.
  2. Gestione efficiente delle risorse idriche ed energetiche.
  3. Monitoraggio e riduzione delle emissioni di CO₂ e polveri sottili.
  4. Sistemi di economia circolare per riuso e riciclo dei rifiuti di cantiere.

Il cantiere ESG diventa così alleato dell’ambiente, contribuendo a costruire non solo edifici, ma pezzi di futuro sostenibile.

Social – Cantiere che protegge le persone

  1. Centralità della salute e sicurezza sul lavoro.
  2. Inclusione e pari opportunità nelle squadre operative.
  3. Formazione continua come diritto e non solo come obbligo.
  4. Dialogo aperto con cittadini e comunità locali.

Il cantiere non è più un intruso rumoroso, ma un attore sociale capace di generare valore condiviso.

Governance – Cantiere che ispira fiducia

  1. Codici etici applicati lungo tutta la supply chain.
  2. Contratti e appalti trasparenti.
  3. Monitoraggio degli impatti ESG e rendicontazione pubblica.
  4. Sistemi di controllo anticorruzione e di responsabilità diffusa.

La governance diventa il ponte che tiene insieme impresa, territorio e stakeholder, rafforzando la fiducia.

Il richiamo ai codici etici e al principio DNSH.

La UNI/PdR 178:2025 dialoga direttamente con i Codici Deontologici di Ingegneri e Architetti, che impongono di agire secondo correttezza, trasparenza e rispetto della collettività.

Questi principi trovano un ulteriore rafforzamento nel DNSH – Do No Significant Harm, il principio cardine della normativa europea che richiede che nessuna attività professionale o imprenditoriale arrechi danni significativi all’ambiente.

Applicare il DNSH in edilizia significa:

  1. progettare e costruire senza compromettere le risorse naturali,
  2. garantire sicurezza e salubrità degli edifici,
  3. tutelare la qualità della vita delle generazioni presenti e future.

In questo senso, il Cantiere ESG diventa la naturale evoluzione della responsabilità professionale: non solo tecnica, ma etica, ambientale e sociale.

Il significato profondo della UNI/PdR 178:2025.

Questa prassi UNI è il primo codice di condotta ESG specifico per l’edilizia. Non si limita a regolare, ma eleva il cantiere a spazio di educazione civica e sostenibilità.

Significa costruire palazzi e strade, ma anche costruire fiducia, giustizia e futuro.

Oggi, ogni impresa edile (con tutta la filiera) e ogni professionista – ingegnere, architetto, geometra – ha l’opportunità di essere protagonista di questa trasformazione.

Non si tratta solo di rispettare norme, ma di abbracciare un nuovo modello di sviluppo che integra tecnica, etica e sostenibilità.

👉 Vuoi scoprire come applicare i principi ESG e DNSH al tuo cantiere o alla tua attività professionale?

Contattami per approfondire insieme percorsi, strumenti e opportunità che la UNI/PdR 178:2025 mette a disposizione.

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